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Con lo scherzetto del mogano che scompare ti sei imbattuto in quella che è una delle tecniche di falegnameria abituali: la impiallicciatura. Laddove non si intenda impiegare materiale "puro" (legno massello), si prende materiale meno nobile (legno massello di basso valore o più spesso legno compensato) e gli si incolla sopra un sottile strato di essenza pregiata ottenuta per laminazione del tronco originario: il tronco viene messo su una specie di tornio e con una lunga lama lo si "sfoglia" fino ad ottenere metri e metri di "lenzuolo", che sarà poi incollato per settori sopra alla base di supporto. Questa tecnica non serve solo per risparmiare costoso legno nobile ma anche per ottenere prodotti di falegnameria più sfruttabili. Un foglio di compensato rivestito con mogano (come nel tuo caso) è molto più flessibile e resistente (caratteristiche del compensato, non del legno massello), oltre che bello alla vista (la venatura del legno che si ottiene per laminazione è molto più omogenea ed "estetica" rispetto a quella che risulterebbe da un taglio assiale).
Il difetto è quello che hai riscontrato tu. Lo spessore di una impiallicciatura è di regola 0,6 millimetri ed è facile consumarla laddove occorra aggiustare le connessioni tra una parte e l'altra del prodotto.