Ad una lettura e traduzione veloce, il testo può apparire un tantino confuso e va riletto con calma:
Il modello d'epoca (che ho trovato casualmente e che mi ha dato lo spunto) è quello della Lionne, piccola nave militare oneraria addetta al trasporto cavalli, capostipite di una classe di navi (la classe Lionne appunto) costruite in una dozzina d'esemplari che differiscono uno dall'altro - oltre che per il nome - per la polena e per particolari minori non strutturali.
Una di queste, la Coquille, fu ribattezzata Astrolabe (II°) previa conversione in corvetta, senza modificarne la struttura.
Non sono riuscito a trovare i piani della Lionne ma solo quelli (generici) di un'altra classe di gabarre écurie che peraltro differisce dal modello della Lionne solo per una curvatura più accentuata del dragante che a sua volta "sposta" in basso la linea pontuale del frapponte: le linee d'acqua sono sovrapponibili come le altre linee pontuali. Di conseguenza la fenestratura del quadro e delle bottiglie (in tale categoria) non può che essere "simulata". Una piccola copertura per l'agghiaccio ed un accenno di castello completano le differenze.
Ho realizzato da tali piani un'ossatura in cartoncino in scala 1:120 composta unicamente da venti ordinate, una falsa chiglia ed un ponte di corridoio.
Mi è bastato usare un listellino da 05 per verificarne la sovrapposizione dell'opera viva con quella del modello (dragante escluso).
L'opera morta era facilmente modificabile..per cui sono passato allo step successivo: la comparazione con i piani Mantua (unica casa che - per quanto ne so - commercializza il kit dell'Astrolabe).
Ho comprato tali piani ed ho ripetuto l'operazione "cartoncino" investendo poche ore per tagliare falsa chiglia, ordinate, ponte di corridoio e coperta in compensato di tiglio da 5 mm e da 1,5 (per la coperta).
Senza rifinire i pezzi li ho assemblati a secco. L'opera viva corrispondeva pressochè in toto, sia al modello della Lionne che al modellino in cartoncino.
A questo punto ho ordinato alla Mantua la serie delle fotoincisioni e la polena ed ho cominciato a modificare (sulla carta) i piani Mantua relativamente all'opera morta ed al dragante.
Le misure della nave corrispondono a quelle riportate della Lionne e a quelle del modello d'epoca con il solo scarto fra l'1:48 del modello e l'1:50 dei piani Mantua.
Dalla scoperta in rete del modello a un mese fa, quando ho iniziato la costruzione vera e propria, ho lavorato tre mesi prevalentemente solo con carta e matita.
Come modello ho solo il modello della Lionne ed un quadro d'epoca dell'Astrolabe: