C'è una questione che sfugge a molti...
L'obiettività
Prendo ad esempio la Stratos di Hasegawa...
Hasegawa ha inserito nella scatola (riferimento Montecarlo 1977) dei parafanghi posteriori che non sono riconducibili a nessuna configurazione esistita, se avesse messo una scocca con i codolini della gr. 4 (tipo Chardonet per intenderci), sarebbe stato comunque un errore, ma almeno la scocca è giusta.
Ora...non occorre chiamarsi Cavicchi o Prini per accorgersi che i parafanghi di cui sopra sono sbagliati, non occorre essere neanche Gianni Minnini...basta osservare l'auto vera.
Auto che ha corso nei rally utilizzando i parafanghi posteriori della stradale, vado a memoria, (Acropolis, Safari), i parafangoni (versioni ufficiali 74-77 senza e con spoiler ed alettoni) e codolini (versioni gruppo 4).
Punto
Questo per me, vale per tutto...
Certo...è inutile accapigliarsi per la tonalità del colore (non sul colore stesso...ma sulla tonalità) di una vettura di 40 anni fa di cui esistono una decina di foto a colori in cui la macchina appare di dieci tonalità differenti, è inutile perché non c'è un dato obiettivo, esiste soltanto l'interpretazione...
Ed è inutile perché, fondamentalmente, stiamo discutendo di un hobby, almeno per me.
Per alcuni, non è il caso di Ale, questo è un lavoro, pertanto qualsiasi commento negativo viene preso per quello che non è, anzi sembra un vero e proprio attacco alla sopravvivenza dell'azienda.
Altrove mi sono permesso, in modo circostanziato ed educato (ed aggiungerei: obiettivo) di criticare il modello di un certo produttore e questo è andato su tutte le furie dandomi del "prezzolato" perché collaboro con un'azienda, a suo dire, rivale! Capita anche questo...
Sull'Alfa ho spiegato le mie ragioni, mi permetto di ribadirlo, che non sono scuse o prese per i fondelli, ma ragionamenti fatti a tavolino con l'amico Michele Lauria...
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