La “Havhingsten fra Glendalough” (in inglese “Sea Stallion from Glendalough”) è la ricostruzione del drakkar Skuldelev 2.
Il cantiere ha richiesto 4 anni di lavori e fu varata nel 2004.
Dopo numerose prove e uscite in mare, la Havhingsten fra Glendalough salpò da Roskilde il 1° luglio 2007 verso Dublino (dove era stata costruita l’originale nel 1042), arrivò il 14 agosto dopo un lungo viaggio di 1297 miglia in un mare non certo calmo.
La rotta passò per i porti sud occidentali della Norvegia, poi la traversata fino alle isole Orcadi, quindi a sud lungo la costa occidentale della Scozia, l’isola di Man e infine Dublino.
La Havhingsten fra Glendalough rimase esposta a Dublino durante tutto l’inverno del 2007.
Salpò da Dublino il 29 giugno 2008 e terminò il suo viaggio a Roskilde il 9 agosto. Questa volta la rotta passò per il sud-ovest dell’Inghilterra, il canale della Manica, poi costeggiando le coste dell’Olanda fino a rientrare nel mar Baltico.
Al museo di Roskilde ho assistito a un filmato / reportage di questo lungo viaggio, condizioni di mare spesso pessime, pioggia e vento brutto, niente per ripararsi, grandi fatiche,l’equipaggio dormiva sul paiolato, pasti quasi inesistenti.
Hanno navigato come al tempo dei vichinghi, uniche sicurezze dell’ “era civile” il radar, la radio, zattere autogonfianti di salvataggio e una nave appoggio (mai utilizzata) nel caso di guai ed emergenze.
Ho trovato in rete alcune parti di questo filmato.
http://vikingeskibsmuseet.podhandle....nstructing.mp4
http://vikingeskibsmuseet.podhandle....rectorscut.mp4
http://vikingeskibsmuseet.podhandle....way-orkney.mp4 (in questo condizioni particolarmente difficili)
http://vikingeskibsmuseet.podhandle....elkirkwall.mp4
http://vikingeskibsmuseet.podhandle...._isleofman.mp4
Adesso è ormeggiata nella darsena più interna del porto di Roskilde riservato alle navi vichinghe.
Ho potuto salire a bordo di questo stupendo drakkar, l’impressione: lunghissima (non finisce mai …), molto stretta, bassa sul pelo dell’acqua, sensazione di una robustezza straordinaria.